1. LE VERITÀ CHE OGNI CRISTIANO DEVE CREDERE
  2. LE COSE CHE SI DEVONO SAPERE PER NECESSITA’ O PER PRECETTO
  3. PRATICARE IL BENE
  4. FUGGIRE IL MALE
  5. PROFESSARE LA FEDE

I – LE VERITÀ CHE OGNI CRISTIANO DEVE CREDERE

I due misteri principali della Fede:

  1. Unità e Trinità di Dio.
  2. Incarnazione, Passione, Morte e Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.

Che Dio:

  1. Premia i buoni con il paradiso.
  2. Castiga i cattivi con l’inferno

II – LE COSE CHE SI DEVONO SAPERE PER NECESSITA’ O PER PRECETTO

Preghiere:

Credo, Pater, Gloria, Ave Maria, Salve Regina, Angele Dei, Requiem Aeternam, Atto di Fede, Atto di Speranza, Atto di Carità, Atto di Dolore.

I dieci Comandamenti di Dio o Decalogo:

Io sono il Signore Dio tuo:

  1. Non avrai altro Dio fuori che me.
  2. Non nominare il nome di Dio invano.
  3. Ricordati di santificare le feste.
  4. Onora il padre e la madre.
  5. Non ammazzare.
  6. Non commettere atti impuri.
  7. Non rubare.
  8. Non dire falsa testimonianza.
  9. Non desiderare la donna d’altri.
  10. Non desiderare la roba d’altri.

I due comandamenti della Carità:

  1. Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
  2. Amerai il prossimo tuo come te stesso.

I cinque precetti generali della Chiesa (formula antica):

  1. Ascoltare la Messa la domenica e le altre feste comandate.
  2. Santificare i giorni di penitenza secondo le disposizioni della Chiesa.
  3. Confessarsi almeno una volta all’anno, e comunicarsi almeno a Pasqua.
  4. Soccorrere alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi le usanze.
  5. Non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti.

I cinque precetti generali della Chiesa (formula attuale):

  1. Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimanere liberi da lavori e da attività che potrebbero impedire la santificazione di tali giorni.
  2. Confessare i propri peccati almeno una volta all’anno.
  3. Ricevere il sacramento dell’Eucaristia almeno a Pasqua.
  4. Astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa.
  5. Sovvenire alle necessità materiali della Chiesa stessa, secondo le proprie possibilità.

I sette sacramenti:

  1. Battesimo.
  2. Cresima.
  3. Eucaristia.
  4. Confessione.
  5. Estrema Unzione (Unzione degli Infermi).
  6. Ordine (Sacerdozio).
  7. Matrimonio.

III – PRATICARE IL BENE

Le tre virtù teologali:

  1. Fede.
  2. Speranza.
  3. Carità.

Le quattro virtù cardinali:

  1. Prudenza.
  2. Giustizia.
  3. Fortezza.
  4. Temperanza.

Le sette opere di misericordia corporale:

  1. Dar da mangiare agli affamati.
  2. Dare da bere agli assetati.
  3. Vestire gli ignudi.
  4. Alloggiare i pellegrini.
  5. Visitare gli infermi.
  6. Visitare i carcerati.
  7. Seppellire i morti.

Le sette opere di misericordia spirituale:

  1. Consigliare i dubbiosi.
  2. Insegnare agli ignoranti.
  3. Ammonire i peccatori.
  4. Consolare gli afflitti.
  5. Perdonare le offese ricevute.
  6. Sopportare pazientemente le persone moleste.
  7. Pregare Dio per i vivi e per i morti.

I sette doni dello Spirito Santo:

  1. Sapienza.
  2. Intelletto.
  3. Consiglio.
  4. Fortezza.
  5. Scienza.
  6. Pietà.
  7. Timor di Dio.

I tre consigli evangelici:

  1. Povertà volontaria.
  2. Amore verso la Castità.
  3. Ubbidienza al Direttore Spirituale.

Le otto Beatitudini (Matteo 8, 1-12):

  1. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
  2. Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
  3. Beati i miti, perché erediteranno la terra.
  4. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati.
  5. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
  6. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
  7. Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio.
  8. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

La Carità è (S. Paolo – I Cor 13):

  1. longanime e benigna;
  2. non invidia;
  3. non si vanta e non si insuperbisce;
  4. non rifiuta nessun servizio ai fratelli;
  5. non cerca il proprio interesse;
  6. non si irrita;
  7. non tiene conto del male ricevuto;
  8. non gode dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità;
  9. tutto scusa e tutto crede;
  10. spera sempre e tutto sopporta.

IV –  FUGGIRE IL MALE

I sette vizi capitali:

  1. Superbia.
  2. Avarizia.
  3. Lussuria.
  4. Ira.
  5. Gola.
  6. Invidia.
  7. Accidia.

I sei peccati contro lo Spirito Santo:

1° Disperazione della salvezza;
2° presunzione di salvarsi senza merito;
3° impugnare la verità conosciuta;
4° invidia della grazia altrui;
5° ostinazione nei peccati;
6° impenitenza finale.

I quattro peccati che gridano vendetta davanti Dio:

1° Omicidio volontario;
2° Peccato impuro contro natura (Omosessualità, Sodomia);
3° Oppressione dei poveri;
4° Frode nella mercede (pagamento) agli operai.

Ci si rende colpevoli dei peccati altrui:

1. Consigliando il peccato;
2. Istigando al peccato;
3. Comandando il peccato;
4. Acconsentendo al peccato;
5. Permettendo il peccato potendolo impedire;
6. Non castigando il peccato avendone il dovere;
7. Lodando il peccato;
8. Difendendo il peccato;
9. Partecipando al peccato;
10. Tacendo il peccato quando si ha l’obbligo di denunciarlo.

Il Peccato:

• Può commettersi con pensieri, parole, opere o omissioni;
• Diventa mortale quando ricorre: gravità di materia, piena avvertenza, pieno consenso.

V – PROFESSARE LA FEDE

Per Confessarsi bene:

  1. Orazione:
    1. per ottenere la grazia di conoscere a detestare i peccati commessi.
  2. Esame di coscienza:
    • fatto con diligenza.
  3. Dolore per i peccati commessi:
    • vero
    • soprannaturale,
    • universale
    • sommo.
  4. Proponimento di non più peccare:
    • fermo,
    • universale,
    • efficace.
  5. Confessione:
    • breve,
    • intera,
    • umile,
    • sincera,
    • prudente;
  6.  Penitenza:
    • intera,
    • devota,
    • pronta.

Le Opere della Penitenza:

  • L’orazione.
  • Il Digiuno.
  • L’Elemosina ai poveri.

Per fare bene la S. Comunione:

  • Essere in grazia di Dio;
  • Essere digiuno da almeno un’ora;
  • Sapere che si va a ricevere il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di N. S. Gesú Cristo;
  • Accostarsi con fede a con devozione.

I quattro Novissimi (cioè i quattro destini ultimi che attendono l’uomo):

  1. Morte.
  2. Giudizio.
  3. Inferno.
  4. Paradiso.