A proposito di sfrattare la Messa dalle Chiese

L’ unico motivo che ha portato nei secoli ad innalzare Templi a Dio è CELEBRARNE LA SUA  MAESTOSITA’, LA SUA GRANDEZZA, LA SUA GLORIA!

Perciò in tempi in cui era economicamente possibile le mani esperte dell’ uomo, finanziate dalla Chiesa e da simpatizzanti della Cristianità, hanno potuto costruire monumentali meraviglie che avevano un unico scopo: costruire “un abitazione,” il meno indegna possibile ad accogliere Nostro Signore nella Sacralità della Transustansazione, che avviene nel momento più solenne della Liturgia e cioè proprio durante la celebrazione della Santa Messa.

Caro soprintendente le ricordo che la Chiesa per i Fedeli è innanzitutto, ovviamente, LA CASA Di DIO. Pertanto “sfrattarlo” come lei consiglia, perché a suo dire mancano i fedeli è una aberrazione che testimonia che gente come lei, di Cristo non sa proprio nulla, tant’è che vorrebbe ridurre a mero museo a pagamento, nientemeno che il Sacro Tempio di DIO.

Gesù, pur avendo vissuto da mite Agnello tutta la sua esistenza terrena, proprio per lo zelo per la Casa del PADRE si scagliò energicamente contro i “mercanti” che avevano trasformato il Tempio Divino in una “spelonca, un mercato” rovesciando addirittura le “bancarelle”.

A mio parere è già profondamente sbagliato aver consentito di ridurre anche solo parzialmente, le Chiese a museo imponendo un dazio per entrarvi, in taluni casi, anche a chi vuole entrare come è naturale, soprattutto SOLO PER PREGARE, PER ONORARE DIO PARTECIPANDO A Qualche SACRO RITO.

Posso personalmente testimoniare (assieme a miei familiari e ad altri fedeli che erano presenti) che mi è stato NEGATO L’ INGRESSO nel Duomo di Siena perché volevo “solo”entrare a pregare, senza pagare perciò una tassa come purtroppo accade anche in altre città.

Questo è un fatto grave che a parer mio e di molti fedeli è considerato un vero e proprio SOPRUSO, e certamente chi l’ ha permesso, Vescovi compresi (probabilmente ISTIGATI da “discutibili individui” che abitano e/o frequentano le curie) NE RISPONDERA’ CERTAMENTE A DIO.

Sono sicuro che se fossimo per esempio in Turchia o in Arabia Saudita con le Moschee al posto delle nostre Chiese, lei si sarebbe ben guardato di proporre quanto invece ha proposto qui, poiché molto probabilmente ci sarebbero state per lei ripercussioni pesanti forse anche “fisiche”.

La Libertà di Culto comincia dal rispetto per il Tempio presso cui i fedeli celebrano la propria religiosa liturgia.

ANDREAZZOLI FRANCESCO